Sostenibilità

MPS Capital Services, grazie all’esperienza accumulata negli anni, a partire dall’attività svolta dalla ex MPS Banca Verde SpA, a suo tempo incorporata in MPS Capital Services, promuove la transizione ecologica, utilizzando un sistema di “Scoring Ambientale”, che integra nelle valutazioni di merito creditizio anche le performance ambientali dei propri clienti.
Attraverso tale sistema di scoring il giudizio relativo al rischio ambientale associato all’operazione diventa un elemento del giudizio complessivo dell’operazione e del rischio ad essa associato e viene preso in considerazione congiuntamente a tutti gli elementi di giudizio dell’operazione - quali gli aspetti economico-finanziari, le garanzie, le analisi societarie, la qualità del management - per l’esame del merito creditizio e la conseguente definizione della struttura dell’operazione.

Nel quadro della Politica Ambientale del Gruppo, MPS Capital Services ha una propria politica e detiene in proprio la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), secondo la norma internazionale UNI EN ISO 14001.
Tale norma prevede l’analisi dettagliata di ogni esternalità ambientale dovuta all’attività della Banca, relativamente a fattori interni ed esterni, condizioni ambientali, parti interessate e relative esigenze e aspettative, obblighi di conformità, rischi e opportunità. 
Il Sistema di Gestione rientra nel “Modello Organizzativo per la prevenzione del rischio 231”, essendovi ricompresi tra di essi i “reati ambientali” (D.lgs.121/2011). 

Grande attenzione è rivolta inoltre verso la politica per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro realizzata ai sensi della UNI ISO 45001:18.

Sempre in coerenza con una attenzione alle tematiche di transizione ecologica, la Banca è membro della International Capital Market Association (ICMA) e partecipa al tavolo di lavoro ICMA sui Green Bond Principles, Social Bond Principles, Sustainability Bond Guidelines and Sustainability-Linked Bond Principles.
La Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena ha aderito ai Principles for Responsible Banking della Financial Initiative dell’UNEP (United Nation Environment Program) nel Settembre 2019. Il predetto programma, sviluppato attraverso una partnership innovativa tra le banche di tutto il mondo e l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha come scopo quello di promuovere interventi per favorire lo sviluppo di un settore bancario sostenibile allineandolo agli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite e a quelli dell'accordo di Parigi sul clima del 2015.

MPS Capital Services, nell’ambito della propria operatività di capital market, ha partecipato con ruolo di Joint Lead Manager o di garante a numerosi programmi di emissione di bond cd. green e sustainable, sia di entità partecipate dallo Stato o di organizzazioni internazionali, che di corporation di elevato standing operanti nel settore delle energie rinnovabili.

Per maggiori informazioni visita www.gruppomps.it/sostenibilita.

L’Unione Europea intende perseguire uno sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale e socioeconomico. Per procedere in questa direzione, ha adottato un Piano d’Azione per finanziare la crescita sostenibile e ha riconosciuto al settore finanziario un ruolo cruciale nell’ indirizzare le risorse del sistema economico verso uno sviluppo sostenibile. 

Il 9 dicembre 2019 è stato pubblicato il nuovo regolamento 2019/2088, emanato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi Finanziari (cd. Regolamento SFDR). 

Il nuovo Regolamento obbliga i partecipanti ai mercati finanziari e i consulenti finanziari a comunicare con precisione informazioni relative ai rischi per la sostenibilità dei prodotti in collocamento.
Per rischio di sostenibilità si intende un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verifica, potrebbe provocare un significativo impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell’investimento.  In tal modo, gli investitori avranno a disposizione un insieme di informazioni più completo che potrà consentire di operare scelte con maggiore consapevolezza anche in tema di sostenibilità.

Il 22 giugno 2020 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il testo del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, cd. Regolamento sulla Tassonomia delle attività eco-compatibili, con lo scopo di introdurre un sistema condiviso di definizione e classificazione dei prodotti e dei servizi sostenibili

Il Regolamento UE 2019/2088 rappresenta oggi uno dei principali regolamenti attuativi che, in coerenza con gli obiettivi del Piano di Azione per Finanziare la Crescita Sostenibile, è volto a: 
 
  • recepire il lavoro della EU Taxonomy, ovvero identificare le attività economiche sostenibili sottostanti le decisioni di investimento e i prodotti finanziari;
  • evolvere l’approccio alla gestione dei rischi ESG da parte degli operatori, identificando gli impatti finanziari;
  • favorire la trasparenza e scelte il più possibile consapevoli da parte degli investitori.
Le nuove normative entrano in vigore secondo diversi step temporali, a partire dal 10 marzo 2021. Questo primo step in sintesi prevede:
 
  • integrazione del rischio di sostenibilità nei processi decisionali relativi agli investimenti e nelle consulenze in materia di investimenti o di assicurazioni;
  • informativa sulle modalità con cui un prodotto finanziario prende in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità;
  • informativa alla Clientela. 
Successivi adempimenti avranno scadenze temporali più lontane, che si spingono sino al 2022. 

Forte del profondo radicamento delle tematiche di sostenibilità nel proprio sistema di valori e nel DNA stesso dell’azienda, la Banca si riconosce pienamente parte del ben più ampio processo di transizione globale verso una economia sostenibile, consapevole di come la considerazione dei fattori di sostenibilità nei processi decisionali in materia di investimenti e nei processi di consulenza possa accrescere la resilienza dell’economia reale e la stabilità del sistema finanziario.

In questo quadro, dunque, la Banca ha adeguato prassi e processi aziendali a quanto previsto dalle normative vigenti in ambito di sostenibilità (con particolare riferimento al “Regolamento UE 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari”), in linea con l’evoluzione metodologica diffusa nella prassi e con gli standard tecnici di riferimento tempo per tempo pubblicati, tenendo debitamente conto della specificità della propria attività, del proprio contesto di riferimento nonché della tipologia di strumenti finanziari oggetto della propria consulenza, e delle practices di riferimento dell’industria nel suo complesso. 

In particolare, la Banca, nel prestare il servizio di consulenza, considera i fattori ambientali, sociali e di governo (identificati con l’acronimo ESG in riferimento ai termini Environmental, Social e Governance), al fine di consentire una comprensione più ampia e approfondita dei rischi e delle opportunità degli strumenti finanziari oggetto di consulenza, in linea con quanto previsto dalla normativa a far tempo vigente e in coerenza con le linee guida e/o regolamenti comunque emanati dalle autorità regolamentari e di vigilanza, oltre che con le policy adottate dal Gruppo MPS, in quanto applicabili.

La valutazione dei predetti fattori ESG viene svolta nella propria attività di consulenza dalla Banca avvalendosi sia delle informazioni fornite dai Produttori, sia di quanto messo a disposizione da info provider, nonché tramite le risultanze di eventuali certificazioni - normativamente riconosciute - ottenute dai singoli prodotti o strumenti finanziari. Di conseguenza, nella prestazione del servizio di consulenza, integrerà le valutazioni di cui sopra:
 
  • in un’ottica di completa rappresentazione alla clientela dei rischi e delle opportunità di ciascun investimento, avendo cura di approfondire le proprie analisi per identificare prodotti e strumenti finanziari che, pur richiamandosi al perseguimento di obiettivi di sostenibilità, non li perseguano nella sostanza (fenomeni di greenwashing);
  • in relazione agli impatti avversi sul clima così come sulle politiche di rispetto dei diritti umani e di lotta alla corruzione.
A partire dal 10 marzo 2021 la Banca informa la propria clientela circa i rischi di sostenibilità nella prestazione del Servizio di Consulenza integrando quanto contenuto nell’informativa precontrattuale (cd “Nota Informativa”) dei contratti disciplinanti i servizi di investimento.
I clienti che, alla data di entrata in vigore della normativa, avessero già sottoscritto il contratto, riceveranno una comunicazione in merito. 

La Banca, in materia di remunerazione e compensi corrisposti, si prefigge l’obiettivo di disegnare una politica che non sia focalizzata esclusivamente su risultati economici, finanziari e patrimoniali, ma che, a monte, esprima una fondante sensibilità rispetto a valori e principi quali la sostenibilità, la neutralità di genere, la inclusività, l’incentivazione delle pari opportunità e, ancora, l’ascolto, il coinvolgimento e la partecipazione dei dipendenti.

Al fine, inoltre, di assicurare adeguata informativa alla clientela, la Banca pubblica, a partire dal 10 marzo 2021, nella presente sezione sostenibilità del sito internet, le principali novità normative in ambito ESG che potranno avere un impatto sul processo di consulenza nei confronti dei propri clienti.